In collina si respira ancora un’aria densa di tradizione, quindi avete più di un motivo per seguire la mulattiera che conduce a Moglio.
La vista sul golfo della Baia del Sole è un’ottima scusa per fare delle tappe lungo il percorso e godersi il panorama, mentre il borgo di Moglio è molto grazioso con le sue casette colorate.
Il percorso inizia protetto da muri a secco, ulivi, serre, e ha una pendenza medio-alta, a cui segue un tratto semi pianeggiante.
Potete farlo in meno di due ore, fermandovi di tanto in tanto ad ammirare le incantevoli vedute su di me e non solo.
Partite seguendo il sentiero che si trova sulla destra del piazzale antistante il mio cimitero e salite fino alla costruzione del Molino Ibiza. Da qui seguite l’asfalto per un centinaio di metri e poi imboccate il sentiero che sale sulla sinistra, fiancheggiando il cimitero di Moglio fino ad arrivare alla chiesa di S. Sebastiano. Prendete a destra della chiesa e, risalendo via Tonnarotti, attraversate la piazza. Sulla destra seguite una mulattiera selciata che attraversa tutto il paese fino al piazzale della Cima di Moglio.
Qui, nelle domeniche tra fine luglio e inizio agosto la Società di Mutuo Soccorso mogliese organizza la sagra degli gnocchi, ancora impastati a mano, e quella della ventre di tonno, un piatto tipico della mia tradizione a marchio De.Co. Se non lo avete mai provato, dategli una chance: il suo sapore deciso saprà stupirvi!
Nel parcheggio del cimitero di Alassio, all'incrocio tra via Gastaldi e via Michelangelo al civico 115, inizia una rampa di gradoni in cemento, stretta tra i muri del cimitero e di un vivaio. Dopo un breve tratto asfaltato, si imbocca la mulattiera che sale a destra, lungo il muro del vivaio, immergendosi tra terrazzamenti in pietra a secco e oliveti incolti. Dopo un tornante tra gli olivi il percorso procede lungo il crinale, rettilineo e a pendenza regolare, delimitato dai muri dei giardini delle abitazioni.
Si sbuca su una strada comunale asfaltata che corre a quota superiore, dove bisogna subito imboccare la salita che porta nel piazzale del cimitero di Moglio. Dal cimitero un'altra rampa lastricata prosegue l'ascesa e, in pochi metri, si attraversa via Aleramo per entrare nel sagrato della chiesa parrocchiale di Moglio, dedicata a San Sebastiano. Il viale alberato a sinistra della chiesa si conclude all'inizio di via Gandolfo, che traccia un saliscendi tra le case ai margini inferiori della frazione.
Una ripida via a gradoni porta nel rione dei Mortei, dove si incontra una fontana pubblica. Dalla fontanella si segue, in piano a sinistra per alcune decine di metri, via Buonarroti, fino a una stretta scalinata che si collega con via Airaldi. Da qui si gode un bel colpo d'occhio sulla colorata cascata di case che forma Moglio, circondata da orti con agrumi e piante da frutto. Dopo pochi metri a valle si incontra, a sinistra, il caruggio di via Pelle, che si inoltra nella casbah di abitazioni addossate tra loro in schiere compatte. Tra archivolti, panni stesi e balconi fioriti si risalgono alcune decine di gradini, continuando per via Bogliolo e via Leon Pancaldo; si esce dall'abitato tra gli orti, si nota un'altra fontanella e si raggiunge la via asfaltata, in corrispondenza della trattoria I Fii de e di una fermata del bus di linea.
Si prosegue in salita lungo la strada asfaltata, fino a notare, a sinistra, gli scalini di una stretta scorciatoia fino alla zona più elevata di Costa di Moglio. Il premio per la conclusione della salita, a quota 280 metri, è l'impagabile panorama che abbraccia il tratto meridionale della costa della Baia del Sole, dal Pisciavino a Capo Mele.
Si retrocede per gli stessi gradini fino a raggiungere nuovamente la strada asfaltata, si attraversa e da qui si scende per le gradinate che riportano in via Leon Pancaldo per completare l'esplorazione della vecchia Moglio. Al fondo del vicolo si svolta a sinistra, verso la strada di Vecciana e via Mazzini, dove si incontrano le scuole della frazione e la sede della Società di Mutuo Soccorso con i giardini “Carolina”, dove si svolge l'irrinunciabile sagra estiva della ventre di tonno prodotto a Denominazione Comunale De.Co.
Sotto piazza Merlini, con il bar pizzeria A’ Niò e le panchine all'ombra dei tigli, ci sono i bagni pubblici, e un fornaio nelle immediate vicinanze. Tornati alla vicina chiesa parrocchiale si ripercorre il tragitto dell'andata.
Tutte le specialità e le preziose ricette della tradizione legate al territorio comunale, che sono state tramandate fino ai giorni nostri.Tutte le specialità e le preziose ricette della tradizione legate al territorio comunale, che sono state tramandate fino ai giorni nostri.
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